martedì 23 ottobre 2012

SELVAGGIA LUCARELLI: "NON FAREMO IL PEDILUVIO AI VIP"

"Celebrity Now - Satira Selvaggia" debutta il 2 novembre alle 19.45, ogni venerdì su Sky Uno HD e la domenica alle 13.30 su Cielo. Motore del programma "che non è un tg rosa" è Selvaggia Lucarelli in compagnia di Petra Loreggian. "Ci sono due tipi di gossip - spiega Selvaggia - quello pettinato, addomesticato, quello in cui vedi il conduttore che fa il pediluvio al vip di turno. Ecco, tutto questo mi annoia un po'. Il nostro sarà un gossip irriverente che cerca di raccontare quello che accade ma con leggerezza e soprattutto con la satira". Libertà editoriale da parte di Sky anche su personaggi di punta della Rete? "Questa è una famiglia per me e non ho motivo di dire qualcosa su qualcuno dei componenti. Certo se capita non mi tiro indietro e comunque qualcuno mi ha già querelato in passato ed eviterei. In ogni caso Sky fa delle cose molto belle e una tv di qualità".

Queste le rubriche della trasmissione:

UN PORTAVOCE SUBITO
: una top list delle esternazioni più divertenti e soprattutto sconcertanti, di personaggi che forse, prima di parlare, dovrebbero ricorrere all’aiuto di un portavoce

HOMO FICUS: gli uomini più attraenti e desiderati secondo l’opinione comune e le tattiche da usare per avvicinarli. Dai toni leggeri e divertenti, punta il dito ogni volta su una categoria diversa di uomini. Per tutti i gusti

RASSEGNA STRACCIA: critica ironica e satirica sui colleghi della carta stampata e non, che trattano temi scandalistici e di gossip. Una classifica degli articoli peggiori, delle foto più brutte, dei titoli più improbabili della settimana.

venerdì 28 settembre 2012

IL NUOVO SANREMO E' GIA' VINCENTE

Regolamento alla mano del nuovo Festival di Sanremo 2013 (dal 12 al 16 febbraio) si può affermare che qualcosa è cambiato. Anzitutto scompare la giuria demoscopica che qualche problema ha creato lo scorso anno (ricordate quando i telecomandi della giuria andarono in tilt?), ritorna la Giuria di qualità composta da personalità musicali e dello spettacolo e viene introdotta la Giuria della stampa, ossa la Sala Stampa potrà votare con appositi telecomandi. Televoto ridimensionato e peserà al 50% ad ogni votazione, per il rimanente 50% si alterneranno Giuria qualità e stampa. Sei Giovani saranno scelti tra coloro che sono presenti nel mercato con almeno due singoli all'attivo (anche cd) e con età da 18-33 anni mentre i rimanenti due proverranno da Area Sanremo (l'ex Accademia per intenderci) che porterà cantanti tra i 16-36 anni. E' evidente che Francesca Michielin di "X Factor" non potrà concorrere. No ai superospiti italiani per invogliarli a far parte della categoria Campioni dal momento anche che il meccanismo di eliminazione non c'è più ma solo una classifica/graduatoria. I 14 Campioni portano 24 brani, due a testa. Uno sarà eliminato dalle votazioni e l'altro rimarrà in gara fino alla finale. Sì ai superospiti stranieri. Littizzetto partner femminile di Fazio mentre Saviano ha ottime chance per partecipare ma come ospite ad una serata. Baglioni parteciperà alla serata del Sanremo Story del venerdì dove i 14 Campioni proporranno, senza voto, i brani storici del Festival. Insomma si attendono grandi annunci e nomi per i Campioni, uno sicuramente è Gino Paoli voluto fortemente da Fazio per gli altri si gioca al toto-nomi da Malika Ayane ai Modà. Un Festival che, per ora, convince. PS Fazio ha tranquillizzato tutti: "Nessuna preclusione a chi ha partecipato ai talent show, l'importante è che abbiano una bella canzone".

lunedì 17 settembre 2012

X FACTOR 6 PIU' WEB E CANTANTI "ORIGINALI"

Questi gli step della sesta edizione di "X Factor", la seconda che va in onda su SkyUno e Cielo.

- 20 e 27 settembre AUDIZIONI

- 4 ottobre BOOTCAMP - CAMPO RECLUTE (concorrenti cantano a cappella lo stesso brano e ulteriori eliminazioni)

- 11 ottobre HOME VISIT (scelta 12 concorrenti e assegnazione categorie ai giudici Under 24 uomini - Under 24 donne - Over 25 - Gruppi)

- 18 ottobre in prima serata inizia lo show e la gara

* Confermati i giudici Simona Ventura, Elio, Arisa e Morgan

VOTO DEL PUBBLICO INTERATTIVO
Meccanismo di votazione ampliato. Oltre a SMS ci sono piattaforme gratuite via Web, App e FB ma anche il canale interattivo. Per votare col decoder (collegato a Internet) è sufficiente selezionare il tasto verde del telecomando.

VENTURA: "CANTANTI DI QUEST'ANNO PIU' ORIGINALI"
"Questo è un format credibile - spiega Simona Ventura -, moderno, seguitissimo e convincente. Spero che i ragazzi di X Factor possano vivere a stretto contatto col pubblico ed è per questo che con la Sony abbiamo dei progetti nuovi di cui parlaremo avanti (tour e promozione più incisiva, ndr). Posso già assicurare che i ragazzi di quest'anno sono molto originali".


martedì 11 settembre 2012

"THE VOICE" PRESTO SULLA RAI

"The Voice" è un talent semplice ma altrettanto efficace. Prendete 4 giudici voltati di spalle. Sul palco il concorrente canta. Non si sa e non si vedono né il fisico né il volto. Solo la voce è protagonista. Con un buzz uno dei giudici può scegliere di girare la sedia e vedere il cantante per farlo entrare poi nella squadra. Se più di un giudice sceglie lo stesso concorrente sarà quest'ultimo a decidere da chi andare. In America ci sono star del calibro di Adam Levine, Christina Aguilera, Cee Lo Green e Blake Shelton. La Rai ha i diritti della trasmissione. Dopo una prima ipotesi con Massimo Ranieri, Gigi D'Alessio, Giusi Ferreri, Roby Facchinetti e Mario Biondi (secondo rumors in Rete) il progetto si è arenato. Pare anche per motivi di budget. Il direttore Intrattenimento Rai Giancarlo Leone in un giro di Tweet mi rassicura che presto il progetto "The Voice  Italia" si concretizzerà e andrà in onda. Non resta che aspettare e ascoltare... Sperando, ovviamente, in un cast di giudici che sia quantomeno pari al livello di quello americano.

EMMA, IL PIGIAMA E LA VOGLIA DI NUOVO

Quello che mi è sempre piaciuto di Emma è la disarmante sincerità con cui si racconta. Certo, la fiducia deve esempre esserci tra due interlocutori, ma quando c'è quella simpatia/empatia è fatta. Ci siamo seduti sugli scalini della galleria interna dell'Arena di Verona per fare un po' il punto della situazione dopo il concerto/evento con Alessandra Amoroso. Cosa lega le due ragazze?: "La stessa terra e gli abbracci. Ci abbracciamo sempre come fossimo sorelle". E' difficile trovare un amico o un'amica con cui condividere sentimenti e cuore, eppure accade. Eccome se accade. Emma è un caterpillar sul palco, chi è stato ai suoi concerti (confesso non sono andato ancora a vederne uno ma mi rifarò presto) giura che non si risparmia mai. "Salta, si sbraccia, dà tutto il cuore e tutta se stessa. E' instancabile!" mi ha confidato una persona che lavora a stretto contatto che lei. Emma è on the road da tre lunghi anni dopo 'Amici', dischi, Sanremo, promozione, pressione mediatica. Mai un lamento e sempre disponibile, anche con i fan. Ma come fai? Mai pensato di ritirarti un po'? "Certo la stanchezza si fa sentire. Ho voglia di nuove ricerche, rinnovarmi. Voglio stare in pigiama per due giorni sul mio letto e strimpellare la mia chitarra per scrivere parole, emozioni, pensieri che ho accumulato in tutto questo tempo. Le ho tutte qui (indica la testa) e devo tirarle fuori tutte". Quel momento arriverà e c'è da scommettere che il prossimo album sarà totalmente senza filtro.


venerdì 31 agosto 2012

FRANCESCA A UN SOFFIO DALLA PERFEZIONE

Oggi parlo di Francesca Michielin, ossia la vincitrice di X Factor 5. La canzone "Distratto", il singolo pubblicato dopo la vittoria e firmato da Elisa mi piacque molto. Trovo che lei abbia una luce particolare e speciale. E avercela a 16 anni è già un piccolo miracolo. Mi sono sempre preoccupato del repertorio e di quanto esso sia importante per valorizzare un cantante o l'altro. Appena ho saputo che Elisa e il compagno Andrea Rigonat avrebbero curato la produzione artistica di Francesca, mi sono rasserenato. E' difficile scrivere una 16enne ma non impossibile. "Sola" è il nuovo singolo che anticipa l'album "Riflessi di me". Ammetto di aver ascoltato più e più volte la canzone e sapete perché? Arrangiamento buono, parole che scivolano, raccontano della solitudine e di un amore che è ormai un ricordo. L'atmosfera "elisiana" c'è, ma manca Elisa appunto. Insomma il mio pensiero è stato da un lato "però che bella canzone" mentre sempre più incessantemente pensavo "manca qualcosa". Francesca, secondo il mio modesto parere, risulta acerba ma non nel senso cattivo del termine sia chiaro. E' come se fosse lì a dare quasi un valore aggiunto al grande impianto della canzone ma non ci riuscisse per un lieve soffio. Insomma a me "Sola" non ha convinto pienamente ma neanche mi sento di dire che non mi piace. Attendo con ansia l'album perché comunque trovo Francesca sia molto interessante e una scommessa ancora tutta da scoprire. Dimenticavo: la copertina del singolo mi piace molto.

martedì 31 luglio 2012

MA IL CORAGGIO E' SINONIMO DI AMORE?

Quante persone coraggiose conoscete nella vostra vita? Quante si rimettono in gioco, vivono ogni aspetto che il destino ci offre quando meno ce lo aspettiamo e soprattutto quante persone hanno il coraggio di sentirsi ancora vive? Non mi stanco mai di ascoltare i racconti, osservare i gesti e le sfumature di quello che mi accade intorno. Io vedo poco coraggio in questa società. Dalla politica alla vita sentimentale di coppie che stancamente si trascinano per anni o mesi, senza sapere ammettere di soffrire la sindrome della solitudine. Vedo poco coraggio anche negli sposini che decidono subito, anche con un pizzico di follia in tempi di crisi, di mettere al mondo un figlio. E' coraggio questo? Non lo so, di certo un po' di incoscienza perché due persone che si uniscono in matrimonio dovrebbero spalancare prima gli occhi al mondo, a se stessi e all'amore. Ma in due, non in tre. Per tutto il resto c'è tempo, come direbbe Fossati. In politica non c'è coraggio ancora vincolati ad un modo di pensare vecchio, stantio. Il sindaco di Milano ha avuto coraggio portando avanti la proposta delle unioni civili nella città ad oggi più europea d'Italia che ha al suo interno però limiti ancora evidenti. Ma il coraggio dobbiamo trovarlo dentro di noi, ammettere cosa vogliamo e soprattutto chi siamo. Spesso le risposte non ci piacciono e quindi complichiamo le nostre vite inutilmente. Ma c'è chi ce la fa e va avanti, prende decisioni drastiche, impopolari, talvolta dolorose ma che forse sono un atto d'amore estremo verso se stessi e soprattutto verso chi abbiamo intorno, amiamo o abbiamo semplicemente voluto un bene dell'anima.

"Talvolta ci vuole coraggio anche a vivere" Seneca


mercoledì 11 luglio 2012

SPIDER-MAN SI' MA QUELLO VERO

Finalmente ho visto "The Amazing Spider-Man". C'era tanta curiosità attorno al nuovo capitolo dell'Uomo ragno e per diversi motivi. Uno su tutti il nuovo volto. Non più lo "storico" Tobey Maguire nel doppio ruolo Peter Parker/Spider-Man ma il giovane Andrew Garfield. E la sfida non era delle più facili… Eppure. Eppure il regista Marc Webb non solo non fa rimpiangere il predecessore ma crea un film di due ore abbondanti, tenendo lo spettatore col fiato sospeso. Sia chiaro le scene d'azione non mancano, quello ovvio ma la grande novità è sia nel tratto psicologico del supereroe che in quello ironico. Dubbi esistenziali ma anche l'amore, la mancanza del padre e della madre (Scomparsi in circostanze misteriose) e il senso di colpa per aver creato un mostro, poi divenuto suo acerrimo nemico. Insomma forse per la prima volta viene restituita l'anima del fumetto sul grande schermo. Per la prima volta non un'americanata ma un film godibile leggero a tratti ma coinvolgente. Ottima prova d'attore per Garfield classe 1983 e curriculum equamente diviso tra tv e cinema. PS Il film l'ho visto NON in 3D perché so' all'antica. Seguimi anche su Twitter @aconti_Tgcom24

lunedì 4 giugno 2012

CHE SETTIMANA FANTASTICA CON MARILYN!

E' sempre difficile portare al cinema una delle dive più famose e amate: Marilyn Monroe. Eppure Michelle Williams (proprio lei, quella che ha fatto girare la testa e migliaia di teenager tra cui il sottoscritto nel telefilm cult Dawson's Creek), diretta magistralmente da Simon Curtis, regala un po' dell'anima inquieta della donna e dell'attrice. Premetto subito, non è un film biografico sulla Monroe ma ispirato al libro "My Week with Marilyn" di Colin Clark. Chi era Colin Clark? Uno scrittore e regista di film documentari che ha scritto cosa accade con la famosa attrice in una misteriosa settimana. Allora Colin aveva appena 23 anni e finì catapultato sul set de "Il principe e la ballerina". Sei mesi di riprese contrastate dall'ego di Laurence Olivier e dalle fragilità e dai capricci della Monroe. E' dura riusciure ad accettare Michelle Williams già dai primi minuti del film, pur perfettamente calata nel 'personaggio'. Un po' come quando un ricordo a noi caro ci viene sottratto all'improvviso. Ma inquadratura dopo inquadratura e scena dopo scena, Michelle conquista il cuore dello spettatore regalando una Monroe inedita ma allo stesso tempo familiare. Bravo, bravissimo l'attore inglese Eddie Redmayne che intepreta Colin Clarke. Presto lo vedremo nell'atteso film musical "Les Misérables" con un cast all star. Una curiosità: il titolo in inglese della pellicola è lo stesso del libro "My Week with Marilyn". Per il mercato italiano è semplicemente "Marilyn". Può trarre in inganno gli spettatori perché non è un film sulla vita della star di Hollywood. Che cattiva abitudine quella degli italiani di dover "adattare" per forza e quasi sempre i titoli dei film.
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giovedì 15 marzo 2012

ALEX, UN TRIBUTO CHE MI FA MALE

Ho sempre ammirato, amato, stimato l'artista e comprato i dischi di Alex Baroni. Ho sofferto moltissimo quando è venuto a mancare a causa di un terribile incidente in moto il 13 aprile 2002. Poi la nascita del Comitato Alex Baroni con "finalità di beneficenza e promozione nel campo dell'arte e della musica al fine di conservare il ricordo di Alessandro Baroni" anche con la pubblicazione di dischi con alcuni brani inediti incisi prima della scomparsa. Fin qui tutto bene. Esce il 20 marzo l'album tributo "Il senso... di Alex". Sostanzialmente a parte un inedito ("Arrivederci amore mio") i suoi successi da "Cambiare" a "Scrivi qualcosa per me" vengono reinterpretati tra gli altri da Claudio Baglioni, Carmen Consoli, Amii Stewart, Michele Zarrillo, Luca Jurman, Alex Britti e da Giorgia che tanto lo ha amato. L'inedito non sono riuscito ad ascoltarlo tutto perché mi è sembrato forzatamente tolto dal cassetto dove giaceva e gli altri brani cantati da altri artisti si sono indeboliti, sbiaditi e hanno perso la forza vitale che solo Alex poteva dare. Confesso di essere rimasto basito (negativamente) dalla lettura che Mario Biondi ha dato de "La voce della luna" mentre Marco Mengoni è stato l'unico a 'reggere' il peso di una canzone di Baroni con "Scrivi qualcosa per me". Dolce omaggio di Giorgia con "Viaggio" forse non uno dei brani più conosciuti tanto da sembra quasi un inedito. Lo dico schiettamente e con dolore: questo disco mi è sembrato palesemente una forzatura commerciale con risultati modesti. Ci sono rimasto male lo confesso, per il decennale della scomparsa di Alex forse si poteva fare un piccolo sforzo in più e creare un evento anche in televisione, un momento di musica. Per ora ce n'è uno organizzato al The Place di Roma il 2 maggio con diversi artisti che l'hanno amato (per info: www.lavocedellaluna.it) giusto farlo, doveroso. Ma mai abbastanza per omaggiare un grande artista che non ho avuto la fortuna di intervistare ma che tutti ricordano per gentilezza, educazione e simpatia.

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venerdì 2 marzo 2012

DALLA, LA RETORICA DI CHI ACCUSA I RETORICI

Di Lucio Dalla non voglio dire nulla di più di quel che è stato scritto. Cose belle, condivisibili, affettuose e talvolta critiche. Penso sia assolutamente intimo condividere, come poi è realmente successo, con articolo di giornale, sui social network un aneddoto, un ricordo legato all'artista. Tra addetti ai lavori e gente comune. E sapete perché? Perché la ricchezza di un artista è saper comunicare e se evidentemente tanta gente ne parla e ricorda un gesto, una parola o una carezza di Lucio Dalla vuol dire che l'artista e l'uomo avevano realmente toccato il cuore della gente. Trovo retorico chi accusa di retorica e di protagonismo coloro i quali condividono un'emozione. Lo trovo inutile, banale come i luoghi comuni più scontati. Domenica l'ultimo addio a Lucio e calerà forse il silenzio, ma la musica no. Quella rimane, anche nelle orecchie di certi personaggi che farebbero bene a rimanere in silenzio invece di ergersi a paladini dell'anti-retorica.

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martedì 28 febbraio 2012

LORENZO JOVANOTTI E' CLASSICO

Lorenzo Jovanotti è di nuovo in tour in giro per l'Italia con la sua "festa". Ma vorrei porre l'accento su un nuovo progetto che riguarda il cantautore che uscirà con Tv Sorrisi e Canzoni il 6 marzo. Lorenzo ha registrato lo scorso 3 settembre al Teatro Greco di Taormina un concerto speciale con l'Orchestra Roma Sinfonietta diretta da Paolo Buonvino e con la sua band di sempre. In tutto quindici canzoni in versione elegante, inedita, classica. Bella la copertina in bianco e nero con un elegantissimo Jovanotti tra note musicali. In Rete c'è "Io ti cercherò" con immagini dirette dai giovani e bravi Niccolò Cerioni e Leandro Emede. Guardando quelle immagini, in quel teatro che conosco benissimo, la sera, il mare sullo sfondo e Lorenzo così intenso mi hanno provocato gioia intima.

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venerdì 24 febbraio 2012

E BERNARDINI SCIVOLO' SULLA BANANA

Puntata a tratti interessante quella di ieri a Servizio Pubblico con Michele Santoro, dove si è parlato dello stato di salute della Rai e di Celentano a Sanremo. Parterre ricco con Belpietro che ha detto cose condivisibili ("Celentano? Perché questo clamore se si sa chi è"), Lucia Annunziata in gran forma e in collegamento da Milano la squadra di TvTalk capitanata da Massimo Bernardini (classe 1956). Premetto che TvTalk, secondo me, è uno dei programmi della Rai meglio confezionati, scritti e in linea con il concetto di servizio pubblico.

Ieri Bernardini ha detto da Santoro in seguito all'intervista fatta a Celentano da Sandro Ruotolo: "Vecchi come Celentano e Fo non riescono più a leggere la realtà". Il Premio Nobel Dario Fo e Franca Rame erano ospiti, anche loro in collegamento, per difendere (qualora ne avesse bisogno) l'amico Celentano.

Considero tale affermazione una minchiata colossale (sono siciliano e il termine minchiata è affettuoso), ma diplomaticamente preferisco definirla squisita provocazione o il classico scivolone sulla buccia di banana. Non mi sembra corretto "sparare" su artisti come loro. Celentano e Fo saranno anche "vecchi" (termine un po' rozzo) ma almeno gli strumenti (usurati forse) per 'leggere' la realtà li hanno, in un Paese analfabeta come il nostro. Poi possiamo anche non condividere i contenuti di quel che dicono ma avercene di vecchi maestri così. Faccio un esempio per tutti. L'attacco alla Chiesa (Avvenire e Famiglia Cristiana) era provocazione che riflette il comune sentire del popolo, essì il popolo mica l'intellighenzia borghese culturale. Il fatto che Adriano abbia dichiarato alla seconda apparizione al Festival: "Ho detto dovrebbero chiudere quei giornali, non devono chiudere. Non ho il ruolo del censore" era il disvelamento del tutto. Ma evidentemente qualcuno si ostinava a non capire. Nessuno chiedeva la chiusura dei giornali. Solo per dire che così lontano dalla realtà il Molleggiato non è: i dibattiti infuocati su Ici-Chiesa-Governo non dicono nulla? L'Italia è un indiscutibilmente "Paese per Vecchi", stiamo lavorando per un ricambio in politica (e avverrà, come profeticamente ha detto Celentano il "vecchio") e presto accadrà anche nella cultura e in televisione. Sogno una tv fatta con protagonisti rigorosamente Under 50 (proprio come gli autori e la redazione di TvTalk). Ma portare rispetto, anche se non si condividono le opinioni, per chi ha tracciato un segno nella musica come nella cultura, è sempre un ottimo segnale di onestà intellettuale.

martedì 14 febbraio 2012

SANREMO, LE CANZONI CI SONO

Quest'anno le canzoni al Festival sono di buon livello. L'unico neo i Matia Bazar non ancora consapevoli dell'anno in cui troviamo. Lo ricordo io: siamo nel 2012. Detto questo, sono le donne ad avermi colpito. Malinconiche, rock, arrabbiate, insicure e determinate. Belle le canzoni e l'interpretazione di Nina Zilli, Noemi, Arisa ed Emma Marrone. Diverse tra loro ma capaci di declinare la femminilità in tutte le sue sfumature. Tra gli uomini spiccano Renga con la sua voce unica e Bersani con il suo inconfondibile stile che piace in bilico tra cantautorato d'autore e leggerezza. Menzione speciale ai Marlene Kuntz con alle spalle gavetta e palchi mangiati a suon di rock. Ma i loro fan difficilmente perdoneranno l'incursione sanremese. Poesia pura per il brano ("Naní") di Carone in duetto con Dalla. Il podio? Zilli, Emma e Renga in ordine sparso. Ma c'è chi avanza anche i nomi Noemi e Berté-D'Alessio. Staremo a vedere nei prossimi giorni.


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martedì 7 febbraio 2012

MADONNA: ALLEGRIA IN TEMPI DI CRISI

Osservo sempre ciò che si scrive su Twitter e Facebook quando esce un singolo o l'album di qualche artista importante per sondare il polso del "popolo sovrano", che non è quello del televoto. Lo stesso è accaduto per il nuovo singolo di Madonna "Give Me All Your Luvin", in realtà i più attenti hanno già ascoltato il brano qualche settimana fa messo in Rete per sondare il terreno tra i fan. Ancora una volta Miss Ciccone spacca in due gli amanti della musica e dopo tanti anni è un merito. Chi la trova ridicola alla sua età, chi goffa, chi legnosa, chi si lamenta che avrebbe potuto fare una canzone più bella e chi la ama, incondizionatamente. La canzone è in duetto con Nicki Minaj e M.I.A. due gangster donna della musica rap/pop americana più recente. Si sa che Madonna ha fiuto per le nuove leve (chiedete a Britney Spears). Insomma è over 50, con botulino evidente ma lei è sempre sorridente. Vivaddio Madonna strappa ancora un sorriso con il suo video che è una palese presa in giro di se stessa. Show spettacolare al Super Bowl dove è stata criticata sui Blog per l'acconciatura alla Franca Sozzani (direttrice di Vogue Italia) quando in realtà bisognerebbe lodare il grande spettacolo che ancora riesce ad offrire dopo tanti anni. La copertina di MDNA il nuovo album è coloratissimo ed estremamente pop, nell'accezione più positiva. Tour il 14 giugno a Milano e il 16 a Firenze. Biglietti da un minimo di 45 euro a un massimo di 155 euro più prevendita. Non poco in tempi di crisi ma per una star internazionale del calibro di Madonna possono anche essere spesi.
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venerdì 27 gennaio 2012

E SE L'OSCAR PARLASSE FRANCESE?

Effettivamente la sua storia ricorda un po' quella di George Clooney. Primi passi in tv e poi il grande successo al cinema. Il fascino non gli manca, è la star francese più pagata del momento, anzi tra le più amate. Perfetto sconosciuto all'estero fino al film cult "The Artist". Ha prestato il volto a George Valentin con baffetti, mimica facciale, conquistatore di donne dall'orgoglio quasi mortale. Parlo dell'attore Jean Dujardin, 40 anni il 19 luglio, che durante la cerimonia di premiazione degli Oscar il 26 febbraio potrebbe dare del filo da torcere a Pitt e Clooney nella categoria Miglior attore.
PERCHE' PIACE? Bello, affascinante e anche un bravo attore PERCHE' DOVREBBE VINCERE? Sarebbe il classico outsider e poi un bel regalo di compleanno anticipato per i 40 anni, non sarebbe male PERCHE' NON VINCERA'? Semplice, è francese.
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martedì 17 gennaio 2012

IL RAP E' VIVO? SI', MA E' GIA' VECCHIO!

Ho l'esigenza di chiarire il mio pensiero sul mondo rap. Sono stato accusato di essere fuori moda, di aver classificato il rap come musica di serie B. Ho troppo rispetto per chi fa musica e soprattutto per chi la produce in tempi come questi di crisi planetaria. Ma c'è un però. In un mercato discografico come il nostro in cui il pop e il rock hanno sempre avuto la meglio dalla Pausini a Ferro passando per Vasco e Liga (ok, loro in bilico tra pop e rock) il rap e l'hip hop non hanno mai attecchito fino in fondo. Eccezion fatta per Fabri Fibra, perché è stato uno dei primi, perché è bello e quello che dice - nelle interviste - sono come sassi ma pieni di significato. Poi ci sono tutti gli altri Marracash, Vacca fino agli ultimi "sfornati" T. Mills a Entics passando per Emis Killa. Di quest'ultimo ho letto grandi cose ma finché non ho il suo disco in mano non posso pronunciarmi, a dimostrazione che i dischi li ascolto senza preconcetti. Detto questo la questione è un'altra. Si è detto "i rapper sono i nuovi cantautori perché fotografano la realtà". Io aggiungo 1) lo facevano già prima e da anni 2) è comunque roba 'vecchia'. Specifico il punto 2 citando l'attrice Lella Costa: "Non parlo di attualità a teatro perché il giorno dopo è roba già vecchia, meglio partire dall'antichità e dai concetti primari di civiltà e società". Esatto! Una canzone rap può fotografare un istante ma già dopo qualche settimana non corrisponde a realtà. La differenza con gli anni 60 ad oggi è che a quei tempi si parlava di ideologia oggi si parla di povertà, crisi, disoccupati tutti temi in evoluzione e mobili. Proprio come lo Spread. Quindi ribadisco, massimo rispetto per la categoria. Ma facciamo attenzione all'utilizzo della parola "cantautore".

PS E se spingere il rap per creare "nuove fette di mercato" consente di evitare i licenziamenti di massa nelle case discografiche allora ben venga, sarò il primo a scriverne sempre nel bene e nel male.

domenica 15 gennaio 2012

SIAMO TUTTI UN PO' SCHIAVI DEL PECCATO

"Shame" di Steve McQueen con l'attore del momento Michael Fassbender è un bel film. Non capisco perché sia stato bistrattato dalla critica del Festival di Venezia, anche se a onore del vero l'attore protagonista ha vinto la Coppa Volpi come miglior attore. Premio meritatissimo. E' la storia di Brand un sessuomane che non riesce ad avere una relazione stabile e non solo si dedica al sesso ama anche alla cocaina e al suo lavoro. Bello, affascinante, non gli manca certo nulla ma è come se non riuscisse a "focalizzare" se stesso. Ad aggravare la spirale subentra la fragilissima sorella, interpretata da una straordinaria Carey Mulligan. La forza di questo film è l'analisi psicologica intensa e la partitura con i primi cinque minuti - senza che Brandon parli - che con sguardi intensi e gesti anticipa un po' ciò che si vedrà. Poi l'escalation fino al baratro finale. "Shame" come "peccato". Un film che un po' ci riguarda tutti, nessuno è senza peccato.